Entrate: codice tributo per credito imposta ZES e Sisma Centro Italia

 

Porto Napoli - Photo credit: Foto di Enzo Abramo da Pixabay Pronti i codici tributo per usufruire del credito di imposta ZES, dedicato alle imprese che investono nelle Zone Economiche Speciali, e per gli investimenti nei Comuni colpiti dal sisma in Centro Italia.

Zone Economiche Speciali – ZES: nel decreto Crescita il Piano grandi investimenti

I codici tributo sono stati istituiti dall'Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 83/E del 27 settembre 2019 e riguardano due differenti agevolazioni sviluppate sul modello del credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno:

  • il bonus fiscale per le imprese localizzate nei Comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici verificatisi a decorrere dal 24 agosto 2016,
  • l'incentivo fiscale per le nuove imprese e quelle già esistenti che avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti di natura incrementale nelle Zone Economiche Speciali (ZES).

Il credito di imposta per le imprese attive nelle ZES

La legge di conversione del decreto Mezzogiorno ha stanziato 25 milioni di euro nel 2018, 31,25 milioni nel 2019 e 150,2 milioni nel 2020 a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) per le imprese già operative o che si insedieranno nelle Zone Economiche Speciali.

Si tratta di territori, anche non adiacenti, ma connessi sul piano economico che comprendono almeno un'area portuale con le caratteristiche stabilite dal Regolamento UE n. 1315 dell'11 dicembre 2013 collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), aree retroportuali, piattaforme logistiche e interporti.

Finora sono state costituite solo le ZES della Calabria, della Campania e quella Ionica interregionale che comprende Puglia e Basilicata, ma altre seguiranno in Abruzzo, Molise, Sicilia e Sardegna sulla base di quanto previsto dal Dpcm contenente il regolamento per l'istituzione delle Zone economiche speciali.

Oltre ad avere accesso alle infrastrutture e a procedure amministrative semplificate, le imprese nuove o esistenti che entro il 31 dicembre 2020 avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti di natura incrementale all'interno di una ZES possono richiedere un credito d'imposta sugli investimenti effettuati nel limite massimo, per ciascun progetto, di 50 milioni di euro.

Le istanze di accesso alle agevolazioni possono essere presentate dal 25 settembre ed entro il 31 dicembre 2020 esclusivamente in modalità telematica, utilizzando la procedura informatica e il modello aggiornato disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il credito d’imposta può essere utilizzato solo in compensazione, attraverso la presentazione del modello F24 mediante i servizi telematici messi a disposizione dalle Entrate (Entratel/Fisconline).

Il codice tributo istituito dall'Agenzia è “6906” denominato “Credito d’imposta investimenti ZES - articolo 5, comma 2, decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91”.

Zone Economiche Speciali - via libera a ZES Campania e Calabria

Il credito d'imposta per il sisma in Centro Italia

Anche il credito d'imposta previsto dal decreto Terremoto n. 8-2017 è accessibile dal 25 settembre, ma in questo caso riguarda le imprese del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo) che acquistano - o abbiano acquistato - impianti, macchinari ed attrezzature nuovi, in un arco di tempo ricompreso tra il 6 aprile 2018 e il 31 dicembre 2019.

L'incentivo, che sostiene l'avvio o la diversificazione di attività imprenditoriali nelle zone terremotate, è concesso:

  • nella misura del 45% dei costi sostenuti, per un massimo di 3 milioni di euro, nel caso delle piccole imprese,
  • nella misura del 35% dei costi sostenuti, per un massimo di 10 milioni di euro, per le medie imprese,
  • nella misura del 25% dei costi sostenuti, per un massimo di 15 milioni di euro, per le grandi imprese.

Il codice tributo “6905” denominato “Credito d’imposta investimenti sisma centro Italia - articolo 18-quater, comma 1, decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8” deve essere inserito nel modello F24, sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati” ovvero, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”. Il campo “anno di riferimento” è valorizzato con l’anno di sostenimento dei costi, nel formato “AAAA”.

Sisma Lazio: via alle agevolazioni per le imprese colpite

> Provvedimento Agenzia delle Entrate e modello comunicazione credito d'imposta

> Risoluzione n. 83/E del 27 settembre 2019

Photo credit: Foto di Enzo Abramo da Pixabay 

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