PSR Emilia-Romagna: bandi per agricoltura biologica e tutela del paesaggio

PSR Emilia-Romagna: bandi tutela biodiversità- photo credit: pixabay CLM-vbPubblicati quattro nuovi bandi del Programma di sviluppo rurale. A disposizione oltre 9,7 milioni di euro per dare una spinta al biologico in Emilia-Romagna e al tempo stesso promuovere un’agricoltura attenta alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela della biodiversità.

Manovra: le misure per agricoltura e pesca 

Gli avvisi, che danno continuità agli interventi di sostegno previsti dalle misure 10 “agroambiente” e 11 “agricoltura biologica” del PSR 2014-2020, mettono a disposizione delle aziende agricole un pacchetto di risorse per favorire l’ulteriore espansione sul territorio regionale delle coltivazioni e degli allevamenti più ecosostenibili.

Due bandi per l’agricoltura biologica

In Emilia-Romagna le superfici coltivate bio sono aumentate del 75% rispetto al 2014 (67mila ettari in più), mentre le aziende sono cresciute di quasi il 70%.

Ad oggi i territori destinati all'agricoltura biologica finanziati attraverso il PSR ammontano a 116mila ettari, su un totale regionale di oltre 156mila ettari, pari a più del 15% dell’intera superficie agricola utilizzata da Piacenza a Rimini.

L’obiettivo del bando 2020 è dare ulteriore linfa al settore, rispondendo alle esigenze tanto dei consumatori quanto della tutela ambientale, soprattutto nell’ottica della riduzione delle emissioni responsabili dei cambiamenti climatici in atto.

A tale scopo è stata riservata la quota più significativa di risorse, quasi 5,75 milioni di euro, per i due bandi finalizzati a favorire la diffusione del biologico attraverso la concessione di premi ad ettaro per cinque anni.

In questo modo si andrebbe a incentivare nel primo caso il passaggio delle aziende ai metodi e alle pratiche dell’agricoltura bio e, nel secondo caso, il mantenimento delle superfici già convertite al biologico.

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Due bandi per tutelare la biodiversità

Gli altri due bandi, invece, si inseriscono tra le cosiddette politiche agroambientali per proteggere e promuovere la biodiversità, soprattutto nelle zone di pianura.

Il primo avviso finanzia con poco più di un milione di euro gli interventi finalizzati alla conservazione di siepi, boschetti, maceri, risorgive e laghetti, quali elementi caratteristici del territorio agricolo.

Gli agricoltori che per un periodo di dieci anni si impegnano in questo senso potranno beneficiare di un contributo a superficie. Attualmente sono 838 le aziende agricole che hanno aderito a questa misura, per una superficie complessiva di quasi 2.500 ettari.

Il secondo bando riserva quasi 3 milioni di euro per il ritiro dei seminativi dalla produzione per vent’anni a scopi ambientali e la gestione dei collegamenti ecologici dei siti Natura 2000.

Per questo intervento sono attualmente in corso 280 progetti, su una superficie complessiva di circa 5.600 ettari. Le risorse investite nella programmazione 2014-2020 superano i 30 milioni di euro, di cui 13,6 milioni di fondi regionali aggiuntivi.      

Per tutti i quattro bandi gli impegni di durata pluriennale, da cinque a vent’anni a seconda dei casi, sottoscritti dalle imprese agricole decorrono dal 1° gennaio 2020, mentre la presentazione delle domande di aiuto dovrà avvenire entro il 28 febbraio 2020.

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