Rinegoziazione mutui agrari e garanzia Ismea nel decreto Energia

Agricoltura - Photo credit: Foto di David Mark da Pixabay Con un pacchetto di misure dedicate alla filiera agroalimentare, la legge di conversione del dl n. 21-2022 pubblicata in Gazzetta ufficiale punta a contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina sulle imprese agricole e della pesca. Oltre al credito d'imposta per l'acquisto di carburante, alla ristrutturazione dei finanziamenti e alle garanzie Ismea, arrivano misure per giovani agricoltori e rateizzazione quote latte.

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All'interno della legge di conversione del decreto-legge n. 21-2022 noto anche come decreto Energia, un pacchetto di interventi è diretto a contenere l'impatto dei rincari della materie prime e del caro energia, aggravati dal conflitto in Ucraina, sulle imprese della filiera agroalimentare.

Ecco in cosa consistono le agevolazioni per agricoltura e pesca della legge n. 51-2022, in vigore dal 21 maggio.

Per approfondire: Tax credit e rateizzazione bollette: le misure per le imprese contro il caro energia

Quali aiuti per l'agricoltura nel decreto Energia?

La prima novità introdotta dal dl Energia consiste nella possibilità di rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari. Al fine di sostenere la continuità produttiva delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, in forma individuale o societaria, il provvedimento stabilisce che le esposizioni in essere alla data di entrata in vigore del decreto possono essere rinegoziate e ristrutturate allungando il periodo di rimborso residuo fino a venticinque anni.

Inoltre, nel rispetto del regime de minimis, le operazioni di rinegoziazione e ristrutturazione possono essere assistite dalla garanzia ISMEA fornita in forma gratuita valere su risorse pari a 20 milioni di euro per l’anno 2022.

Il provvedimento incrementa inoltre di 35 milioni di euro la dotazione del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, istituito dalla manovra 2021 con una dotazione iniziale di 150 milioni (poi incrementata di altri 150 milioni per il 2021 dal dl Sostegni) e successivamente rifinanziato dalla legge di bilancio 2022 con 160 milioni di euro (80 milioni annui per il 2022 e il 2023).

Per contrastare il caro carburanti, la legge n. 51-2022 introduce anche un contributo in forma di credito di imposta, finanziato con 140,1 milioni di euro per il 2022. L'incentivo è pari al 20% della spesa sostenuta dalle imprese agricole e della pesca per l'acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre del 2022, entro i limiti stabiliti per gli aiuti di Stato. 

Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, non concorre alla formazione del reddito d'impresa né della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del Testo unico delle imposte sui redditi. Sono ammessi il cumulo con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che si superi il costo sostenuto, e la cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

Cosa prevede il Sostegni Ter contro il caro bollette

Tra le modifiche introdotte in sede di conversione in legge vi sono una nuova disciplina facoltativa relativa alla rateizzazione dei debiti derivanti dai mancati pagamenti del prelievo latte, che si aggiunge a quella già in vigore e che resta comunque confermata, e le disposizioni per favorire l’insediamento di giovani agricoltori, in particolare escludendo il diritto di prelazione in caso di trasferimento a titolo oneroso di fondi concessi in affitto a coltivatori diretti, a mezzadria, a colonia parziaria, o a compartecipazione, esclusa quella stagionale, quando sui finanziamenti bancari destinati all’acquisto dei terreni per favorire l’insediamento di giovani in agricoltura sia stata rilasciata garanzia dall’ISMEA.

Sempre al Parlamento si deve l'introduzione di altre norme relative all'agrifood, tra cui:

  • l’estensione ad alcuni prodotti a base di carne che hanno determinate caratteristiche fisico-chimiche della definizione di “deperibili”;
  • l'introduzione del divieto di pratiche commerciali sleali in materia di termini di pagamento per alcune tipologie di prodotti, in particolare viene vietata la pratica di versare il corrispettivo dopo oltre 30 giorni dalla data di consegna oppure dopo oltre 30 giorni dalla data in cui è stabilito l'importo da corrispondere;
  • l'applicazione delle modalità speciali per il reclutamento del personale e per il conferimento di incarichi professionali nelle PA previste per l'attuazione del PNRR anche ai contratti stipulati dagli enti pubblici economici con il personale da assegnare all’assistenza tecnica dei programmi pluriennali cofinanziati con i fondi europei per un periodo non eccedente la durata di attuazione dei programmi stessi.

Il decreto Energia proroga inoltre fino al 31 dicembre 2022 la possibilità per le aziende agricole, inizialmente prevista fino al 31 marzo, di accedere ad aiuti, benefici e contributi finanziari a carico delle risorse pubbliche, rinviando l’adempimento di alcune verifiche relative alla loro concessione, alla fase della corresponsione del saldo.

Infine, il provvedimento amplia la possibilità di utilizzare il digestato come fertilizzante per terreni, una misura volta a favorire l’utilizzo dei sottoprodotti vegetali e degli scarti di lavorazione delle filiere agroalimentari per sopperire la mancanza di prodotti chimici a seguito della crisi russo-ucraina. Ciò contribuisce alla diffusione di pratiche ecologiche e di economia circolare nella fase di produzione del biogas, alla riduzione dell’uso di fertilizzanti chimici, all’aumento di materia organica nei suoli e alla limitazione dei costi di produzione.

Consulta il testo del decreto-legge n. 21-2022 coordinato con la legge di conversione n. 51-2022 in Gazzetta ufficiale

Photo credit: Foto di David Mark da Pixabay