Più tempo per partecipare alla consultazione sul decreto FERX per incentivi alle rinnovabili
Si allungano i tempi per partecipare alla consultazione pubblica sul testo del decreto FERX per sostenere la produzione di energia elettrica da impianti da fonti rinnovabili. Quali impianti potranno accedere al meccanismo di supporto e come saranno le nuove aste.
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“Stiamo spingendo al massimo le rinnovabili attraverso un insieme di norme, interventi e provvedimenti che puntano ad una svolta strategica per un settore che fino ad oggi è stato sovente sostenuto più con le parole che con i fatti”, ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto in occasione del lancio della consultazione pubblica sul decreto FERX. Un decreto, ha aggiunto, “che rivede e attualizza i meccanismi di supporto ‘storici’ del settore”.
Cosa prevede il testo del decreto FERX
Lo schema di decreto sostiene gli impianti con costi di generazione vicini alla competitività di mercato, attraverso la definizione di un meccanismo di supporto che promuove l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità del sistema elettrico, coerentemente con gli obiettivi di sicurezza e adeguatezza.
A monte, la prima modifica che il Ministero vorrebbe apportare agli incentivi alle rinnovabili riguarda il modello utilizzato. In pratica, il MASE vorrebbe abbandonare i cosiddetti Cfd convenzionali, i contratti alle differenze a due vie che assegnano l’energia tramite aste competitive e si basano sulla differenza tra il prezzo di mercato e il prezzo di esercizio concordato nella gara.
Le motivazioni sono indicate nel primo capitolo del documento di consultazione e sono diverse. La conclusione cui giunge il Ministero è che i Cfd tradizionali, finora adottati dal nostro Paese, presentano una serie di criticità che ne impongono un’evoluzione.
Evoluzione che il Ministero propone a due vie:
- il modello utilizzato per lo schema di decreto FERX, definito “centralizzato asset-based”, in cui il Sistema si assume la responsabilità – e i rischi – di definire il quantitativo, la localizzazione e la tipologia di fonti rinnovabili da realizzare per garantire il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al minor rapporto costi/benefici per il Sistema;
- un secondo modello, che potrebbe affiancare il primo nel corso dei prossimi anni, definito “de-centralizzato con profili standard”, in cui il Sistema si assume il solo rischio localizzazione, lasciando al mercato la decisione sulla tipologia di risorsa da realizzare e i rischi connessi.
Più nel concreto, al di là delle tipologie di incentivi, il decreto FERX definisce quali impianti FER possono accedere al meccanismo di supporto:
- impianti solari fotovoltaici;
- impianti eolici;
- impianti idroelettrici;
- impianti di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione.
Ad ogni tipologia di impianto è abbinato un contingente: in tutto 62,15 GW per l’intero periodo di applicazione del decreto FERX, vale a dire 2024-2028, così ripartiti:
- Fotovoltaico: 45 GW totali;
- Eolico: 15 GW totali;
- Idroelettrico: 0,13 GW totali;
- Gas residuati dai processi di depurazione: 0,02 GW totali;
- Rifacimenti: 2 GW totali.
Il testo del decreto FERX fa le opportune distinzioni anche in base alla taglia degli impianti.
Per quelli sotto 1 MW non si richiede la presentazione preliminare di progetti per la partecipazione a bandi di selezione o registri, ma accedono direttamente al meccanismo di supporto.
Per impianti di potenza uguale o superiore a 1 MW è prevista la partecipazione a procedure competitive entro specifici limiti di potenza assegnati.
E’ plausibile che il Ministero preveda un contingente complessivo di 5 GW sull’intero periodo per gli impianti in accesso diretto e contingenti dedicati per tecnologia per impianti di potenza superiore al MW che accedono al meccanismo partecipando a procedure competitive.
Infine, per impianti di taglia maggiore, quelli con potenza superiore a 10 MW, si prevede la possibilità di ricorrere a una procedura accelerata di valutazione dei progetti, da inoltrare congiuntamente alla domanda di autorizzazione unica.
Il testo del decreto FERX al centro della consultazione pubblica entra nel merito anche di altri aspetti fondamentali: le caratteristiche specifiche delle procedure competitive, i criteri di selezione, i tempi di realizzazione delle iniziative, i parametri da utilizzare per assegnare gli aiuti.
La tempistica per inviare le opinioni sul testo del decreto FERX è stata rivista: il termine per l'invio dei contributi, inizialmente fissato al 18 settembre, è stato prorogato al 25 settembre.
Consultazione pubblica sullo schema di decreto FERX
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